Le emozioni sono state lungamente considerate un terreno d’analisi di scarsa rilevanza sociologica. In quanto fenomeni strettamente individuali prima che sociali, esse sono state confinate nella sfera privata dell’imprevedibilità e dell’inspiegabilità. Il saggio intende ripercorrere due traiettorie della sociologia moderna e contemporanea evidenziando il potenziale relazionale delle emozioni ma anche i limiti e gli effetti alienanti e di illibertà individuale e collettiva che più recentemente il management delle emozioni crea nell’orientare l’esistenza individuale e collettiva. Le prima delle traiettorie, che indichiamo come «critica», volta cioè a individuarne le connotazioni che remano contro la stessa libertà individuale e sociale, è quella che va da Comte a Hochschild e Illouz. La seconda traiettoria di tipo «procedurale», senza introdurre Durkheim che è il vero maestro dei rituali, si muove dalle emozioni come contenuto delle relazioni in Simmel alle catene dei rituali che secondo Collins potenziano le emozioni stesse (EE) e gli elementi (pochi) che, se ben controllati, secondo Sennett favoriscono la socialità.
Regarding the clichés about the weakness of emotions. Two trajectories
Emotions have long been considered a field of analysis of little sociological relevance. As strictly individual phenomena rather than social, they have been confined to the private sphere of unpredictability and inexplicability. The essay aims to retrace two trajectories of modern and contemporary sociology highlighting the relational potential of emotions but also the limits and the alienating effects and individual and collective illiberty that more recently the management of emotions creates in directing individual and collective existence. The first trajectory, which we indicate as «critical», aimed at identifying the connotations that row against the same individual and social freedom, goes from Comte to Hochschild and Illouz. The second, «procedural» trajectory, without introducing Durkheim who is the true master of rituals, moves from emotions as the content of relationships in Simmel to the chains of rituals that according to Collins enhance the emotions themselves (EE) and the (few) elements which, if well controlled, according to Sennett, favor sociality.
Parole chiave: emozioni, manipolazioni, catene rituali, prospettiva critica, prospettiva procedurale