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2024/24

Michel Wieviorka e il dibattito sulle scienze sociali


La sociologia, nata a cavallo tra due rivoluzioni, trova nei momenti di forti trasformazioni terreno fertile all’apertura di analisi, disseminazione di risultati empirici e non da ultima la discussione, che assume un significato più aperto e pubblico.

L’intera carriera di Michel Wieviorka può essere considerata espressione di quest’approccio: da un lato accademico, ricercatore attento alle trasformazioni socio-culturali, dall’altro attore partecipe di questi mutamenti, riuscendo a coniugare osservazione scientifica e dibattito pubblico, in maniera mai statica e che, se vogliamo, accompagna tutta la sua vita accademica.

Questa lectio tenuta dal prof. Wieviorka, in occasione del Convegno Inter-nazionale «Il percorso intellettuale e sociologico di Michel Wieviorka» realizzato all’Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma il 25 e 26 maggio 2023, rappresenta un tassello importante nell’analisi e nella riflessione legata allo sviluppo delle scienze sociali. Anche il modo in cui la lectio è stata strutturata dallo studioso francese consente di poter estrarre i punti principali della sua ricerca scientifica e lo fa in maniera dibattuta, non unidirezionale, ma come avvenuto per chi ha avuto la possibilità di ascoltarlo in presenza, inserisce alcuni tasselli, che necessitano di essere ulteriormente ricollocati dentro il «puzzle» delle scienze sociali.

Pezzi di sapere e di esperienza anche extra accademica che contribuiscono a offrire un pensiero scientifico, analitico e critico al tempo stesso.

I suoi lavori scientifici su violenza, terrorismo, movimenti sociali, rappresentano un contributo importante per le scienze sociali contemporanee, offrendo, anche grazie a questa lectio, l’opportunità di far dialogare lo studioso con le nuove generazioni di dottorandi e ricercatori che si occupano oggi dei suoi temi.

In questa Lectio Magistralis Michel Wieviorka ripercorre alcune delle questioni che hanno caratterizzato il suo percorso intellettuale e sociologico: le trasformazioni della società e le implicazioni etiche conseguenti a queste trasformazioni; le questioni della democrazia, del conflitto e dei movimenti sociali; i temi del lavoro e dell’industria, della violenza e del populismo. Senza tralasciare, in chiusura, una riflessione sul metodo e gli strumenti che le scienze sociali hanno a disposizione per compiere il loro lavoro. In particolare, l’attenzione di Wieviorka si concentra sul metodo dell’intervento sociologico, creato alla fine degli anni Settanta da Alain Touraine e di cui lo stesso Wieviorka è stato uno dei più ferventi sostenitori, applicandolo e mostrandone la validità anche in ambiti di ricerca diversi rispetto a quello dei movimenti sociali[1].

Partendo dalla sua lunga esperienza di ricerca sul campo e dalla sua vasta produzione scientifica, Wieviorka ci propone, con il suo stile asciutto e diretto, una lettura del mondo di oggi e delle prospettive che si aprono di fronte alle nuove generazioni di studiosi di scienze sociali per comprendere i mutamenti di un mondo sempre più globalizzato, più connesso, più digitalizzato. Ma anche più esposto ai richiami di facili risposte alla complessità del reale fornite da discorsi nazionalisti, estremisti, violenti, comunitaristi. Wieviorka non si limita a evidenziare criticità e problematiche del mondo che cambia, ma si concentra anche sul ruolo della ricerca sociale e dei sociologi, mettendoci in guardia rispetto ai tentativi di irreggimentazione della ricerca da parte dell’iper-normativizzazione del lavoro accademico, alle illusioni di una impossibile «neutralità assiologica» della ricerca sociale, all’inadeguatezza di alcune letture analitiche eccessivamente ideologizzate.

Procedendo con la sua riflessione, l’attenzione di Wieviorka si rivolge a uno dei temi che maggiormente sono stati protagonisti del suo percorso intellettuale, quello dei movimenti e degli antimovimenti sociali. Su questo punto la prospettiva del sociologo francese è chiara e netta: iscrivendosi nel solco tracciato da Alain Touraine, con cui ha collaborato per molti anni, Wieviorka considera i movimenti sociali come attori collettivi fondamentali per comprendere e spiegare le dinamiche trasformative in corso del mondo di oggi. Evidenzia la necessità, in controtendenza rispetto alla deriva iper-specializzante che si è abbattuta sulle scienze sociali, di unire le prospettive di ricerca dei due fenomeni, di tenere insieme le comunità di studiosi impegnati nello studio dei movimenti sociali da un lato, e delle forme estreme, desoggettivanti, che questi ultimi possono assumere (per esempio i movimenti terroristici, di estrema destra, radicali).


1

Per una disamina più approfondita del metodo dell’intervento sociologico, si rimanda a Toscano, E. (2023), Alain Touraine e il metodo dell’intervento sociologico. Storia, analisi e prospettive di un metodo di studio dell’azione collettiva, Digitcult. Scientific Journal on Digital Culture, 8(2).

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