Con miliardi di sistemi algoritmici capaci di apprendere stili di classificazione e pratiche culturali, la riproduzione della società diventa inevitabilmente un fatto tecno-sociale. Tuttavia, al tempo di media digitali e machine learning, la sociologia non si è ancora rassegnata al suo destino di disciplina postumana. L’articolo ricostruisce il dibattito intorno allo status delle macchine intelligenti nella teoria sociale e delinea le nuove frontiere sociologiche tracciate dalla loro recente trasformazione in agenti socializzati e socializzanti. Da un lato, gli algoritmi di machine learning acquisiscono disposizioni culturali tramite il confronto con gli universi sociali dataficati di piattaforme e infrastrutture digitali. Dall’altro lato, le disposizioni culturali inscritte nel codice guidano le classificazioni e predizioni automatiche che ordinano invisibilmente il mondo sociale. La tesi dell’articolo è che i meccanismi di riproduzione tecno-sociale debbano diventare un oggetto privilegiato della ricerca sociologica.
Social reproduction has become a techno-social fact. However, in the age of digital media and machine learning, sociology has not accepted its inevitable fate of posthuman discipline. This article maps the academic debate on the status of intelligent machines in social theory and outlines the new sociological frontiers resulting from their recent transformation in socialized and socializing agents. On the one side, machine learning algorithms acquire cultural dispositions by confronting with the datafied social universes of platforms and digital infrastructures. On the other side, the cultural dispositions inscribed in the code orient its classifications and automated predictions, which invisibly order the social world. The thesis of the article is that mechanisms of techno-social reproduction must become legitimate objects of sociological research.
Parole chiave: AI, algoritmi, riproduzione sociale, socializzazione, teoria sociale