La riflessione si incentra sull’analisi del rispecchiamento tra la parabola narrativa tracciata da creazioni coreutiche che descrivono la contemporaneità, prefigurando l’avvenire, e l’orizzonte speculativo, con specifico riferimento a rilevanti teorie, anch’esse narrazioni del presente e del futuro, finalizzate ad interpretare dinamiche fondamentali dei processi strutturali. L’intersezione tra il dominio spettacolare e quello concettuale, attraverso l’attuale accelerazione della potenza computazionale nell’area della simulazione, che è anche area del riorientamento percettivo, sortisce una notevole estensione del campo operativo dell’arte tersicorea. Investita da complesse operazioni di digitalizzazione, la danza sembra dunque destinata ad acquisire una sempre più ineludibile e feconda valenza euristica.
The paper analyses the mirroring between the narrative parable traced by contemporary digital choreographies and the speculative horizon. The reflection lingers on significant segments of the imaginary, conceivable as the transposition of theoretical assumptions into choreutic acts. These theories can be intended as narrations of the present and of the future, and are particularly attentive in the interpretation of the structural processes. By the actual acceleration of the computational power in the areas of simulation and perceptual reorientation, the intersection between the spectacular and the conceptual domains produces an extension of the operative field of the dance which has acquired a heuristic valence at present.
