Negli ultimi anni è andata crescendo la consapevolezza circa il ruolo chiave dell’attività sportiva a fini di benessere psico-fisico e relazionale, in specie nelle società post-industriali. In questo quadro le associazioni sportive dilettantistiche svolgono una funzione sociale fondamentale nel garantire l’accesso a tali attività a vari strati sociali, con una particolare attenzione per la rimozione delle barriere per i più vulnerabili.Le recenti pressioni isomorfiche derivanti dal mercato (professionalizzazione e mercificazione dello sport) e dallo Stato (ambiente normativo istituzionale sempre più regolativo e burocratizzante) pongono sfide inedite alla dirigenza di tali corpi associativi, che spesso appare essere impreparata ad affrontarle. Il presente lavoro si propone di iniziare ad esplorare il fenomeno della leadership nell’associazionismo sportivo – ambito sinora non molto indagato nel nostro Paese – a partire da un caso specifico. I dati sono stati raccolti attraverso la somministrazione di un questionario strutturato ai dirigenti regionali della UISP Emilia-Romagna. Le risultanze emerse dall’indagine mostrano l’esistenza di un gruppo dirigenziale omogeneo per militanza associativa, appartenenza politica, orientamento religioso e complesso valoriale, ma in forte fase di transizione in ragione dell’esigenza ineludibile di far fronte all’urgenza del ricambio generazionale delle figure apicali dell’associazione.
L’articolo è il prodotto di una elaborazione comune degli autori, ma, in ogni caso, i paragrafi 1, 3 e 7 sono da attribuire ad Andrea Bassi, mentre i paragrafi 2, 4, 5 e 6 sono da attribuire ad Alessandro Fabbri.
There has been growing awareness of the key role of sports activities in psychophysical and relational well-being, especially in post-industrial societies. Amateur sports associations play a fundamental social role in guaranteeing access to these activities to various social strata, with particular attention being paid to removing barriers for the most vulnerable. Recent isomorphic pressures deriving from the market (professionalization and commodification of sport) and from the state (an increasingly regulatory and bureaucratic institutional legal environment) pose new challenges to the leadership of these associative bodies, which often appear to be unprepared to address them. In-depth investigations of the leadership in sports associations from a sociological point of view remain a field so far not deeply investigated in Italy. The present work explores this dimension based on a specific case; data were collected through the administration of a structured questionnaire to the regional leaders of the UISP Emilia-Romagna. The survey results indicate the existence of a homogeneous leadership group in terms of associative militancy, political affiliation, religious orientation and value commitment, while facing a strong transitional phase due to the unavoidable necessity of dealing with the generational change in the top figures of the association.