AIS

2015/5

Il lavoro precario universitario: nuove forme di assoggettamento e nuove strategie di resistenza (Precarious work in universities: new forms of subjugation and new strategies of resistance), di Vincenza Pellegrino


Il presente saggio ha l’obiettivo di cogliere la complessa interazione tra strutture del lavoro e soggettività dei lavoratori, a partire dal punto di vista dei precari universitari. Per raggiungere tale obiettivo, si è scelto di esplorare questa particolare forma di precariato cognitivo attraverso una sorta di «auto-analisi» svolta all’interno di una rete di ricercatori precari: a ciascuno è stato chiesto lo sforzo di interpretare la propria condizione individuale come «esemplarità», cioè di inquadrare gli elementi costitutivi della propria quotidianità all’interno di un discorso più ampio sulle forme del potere. Emergono, così, nuove forme di assoggettamento del lavoratore: la frammentazione degli spazi di lavoro e la desincronizzazione dei tempi inaspriscono la solitudine e indeboliscono il potere contrattuale del singolo; la produzione del sapere si fa discontinua e dà vita a competenze più interdisciplinari, ma poco legittimate dai gruppi dirigenti, e così via. Eppure, emergono anche nuove e importanti forme di resistenza: strategie di rete per la ridefinizione della creatività in senso gruppale e collettivo; ricomposizione degli spazi/tempi di lavoro (coworking); democratizzazione dei processi di ricerca grazie al coinvolgimento costante di attori sociali esterni all’accademia, e molte altre forme.

Precarious work in universities: new forms of subjugation and new strategies of resistance

This paper aims to understand the complex interactions between working conditions and the subjectivities of workers from the perspective of precarious university staff. We chose to explore this particular form of precarious work by carrying out a sort of «self-analysis» within a network of precarious researchers. Each respondent was asked to interpret his individual condition as «exemplary», in order to frame the elements making up daily lives in a more general discussion on forms of power. New forms of subjugation of temporary workers are now appearing: the fragmentation of work spaces and de-synchronization of times exacerbate loneliness and weaken the individual’s bargaining power; the production of knowledge becomes discontinuous and gives rise to more interdisciplinary skills that are not acknowledged by the elite, and so on.#Yet there are also important new forms of resistance: network strategies to redefine creativity in a collective direction; the remodelling of the spaces/times of work (co-working), and the democratization of research thanks to the constant involvement of social actors outside the academic world.

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  • Articolo
  • pp:125-141
  • DOI: 10.1485/AIS_N_5_APR_2015_FOCUS_1
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