AIS

Questo articolo analizza Mare fuori, fenomeno cult della serialità italiana contemporanea, utilizzando come chiave di lettura la dicotomia ragione/emozione. Dopo aver inquadrato la serialità come ecosistema narrativo complesso e affettivamente orientato, lo studio esplora come la serie costruisca razionalmente una narrazione capace di attivare forme di emotional engagement transgenerazionale. Attraverso un’indagine qualitativa basata su interviste a professionisti dell’audiovisivo, focus group con studenti delle scuole secondarie e interviste con docenti, la ricerca evidenzia come Mare fuori operi a livello produttivo e narrativo una tensione calibrata tra progettazione razionale e mobilitazione emotiva. I risultati mostrano come la serie favorisca sia processi di identificazione empatica che pratiche di fruizione critica, delineandosi come spazio di educazione emozionale e come ponte tra generazioni in un ecosistema mediale sempre più fluido. 

This paper examines Mare fuori (The Sea Beyond) – a cult phenomenon in contemporary Italian television drama – using the dichotomy of reason and emotion as its interpretive framework. After framing serial storytelling as a complex and affectively oriented narrative ecosystem, the study explores how the series rationally shapes a narrative fostering forms of transgenerational emotional engagement. Through a qualitative investigation based on in-depth interviews with audiovisual professionals, focus groups with secondary school students, and semi-structured interviews with teachers, the research highlights how Mare fuori operates – both at the productive and narrative levels – through a balanced tension between rational design and emotional mobilization. The results show that the series fosters both processes of empathetic identification and practices of critical viewing, positioning itself as a space for emotional education and as a bridge between generations within an increasingly fluid media ecosystem.