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AIS

2025/29

«Voi mi vedete come un nemico». Affetti, identità e narrazioni negli spazi digitali dell’attivismo per i diritti maschili italiani

Questo studio esamina le pratiche affettivo-discorsive all’interno di un gruppo Facebook italiano di attivisti per i diritti maschili (Men’s Rights Activists, MRA), originariamente chiamato Ti prego Karen è anche il mio gruppo e successivamente rinominato Questioni di genere e di giustizia sociale ed economica . Attraverso dieci interviste semi-strutturate condotte con i membri del gruppo, l’analisi individua sei dimensioni affettivo-discorsive chiave che modellano il coinvolgimento dei partecipanti: il disagio affettivo legato all’identità maschile; la percezione di una mancanza di riconoscimento delle questioni maschili; la preferenza per i «fatti rispetto ai sentimenti»; una posizione di opposizione nei confronti del femminismo; un riallineamento affettivo favorito dall’interazione digitale; e il riposizionamento affettivo strategico volto a preservare un’immagine pubblica moderata. I risultati mostrano come queste pratiche permettano ai partecipanti di riformulare la vulnerabilità individuale come una narrazione identitaria condivisa che legittima il loro attivismo. Sebbene tali spazi online possano offrire supporto emotivo agli uomini che affrontano le sfide della maschilità contemporanea, essi rischiano anche di funzionare come camere d’eco che rafforzano ideologie di genere polarizzate e favoriscono spostamenti verso posizioni sempre più radicali. Questo studio contribuisce a una comprensione più ampia di come le esperienze emotive siano socialmente costruite, negoziate e mobilitate all’interno delle comunità digitali per i diritti maschili.

This study examines affective-discursive practices within an Italian Men’s Rights Activist (MRA) Facebook group, originally titled «Ti prego Karen è anche il mio gruppo» and later renamed «Questioni di genere e di giustizia sociale ed economica». Drawing on ten semi-structured interviews with group members, the analysis identifies six key affective-discursive dimensions shaping participants’ engagement: affective discomfort with masculine identity; a perceived lack of recognition of men’s issues; the privileging of «facts over feelings»; oppositional positioning toward feminism; affective alignment fostered through digital interaction; and strategic affective repositioning aimed at preserving a moderate public image. The findings illustrate how these practices allow participants to reframe individual vulnerability as a shared identity narrative that legitimizes their activism. While such online spaces may provide emotional support for men navigating the challenges of contemporary masculinity, they also risk functioning as echo chambers that reinforce polarized gender ideologies and facilitate shifts toward increasingly radical positions. This study contributes to a broader understanding of how emotional experiences are socially constructed, negotiated, and mobilized within digital men’s rights communities.

Keywords: attivismo per i diritti maschili, pratiche affettive, digital masculinities, manosphere, identità di genere

DOI: 0.82031/2281-2652-202529-5

Pagine 87-102

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