In questo articolo, si utilizzano i dati dell’Anagrafe Studenti predisposta dal MIUR per analizzare le tendenze nelle iscrizioni e nel numero di laureati dei corsi di laurea in Sociologia, in Italia. L’analisi mostra che, tra il 2003/04 e il 2011/12, nei corsi di laurea triennali, si è avuta una consistente contrazione delle matricole, molto più marcata di quella registrata dall’università italiana nel suo complesso. Se si considera la composizione dei nuovi ingressi, si nota che la Sociologia attrae una quota considerevolmente elevata di donne, di soggetti meno giovani e di studenti meno brillanti (limitato numero di liceali, voti di maturità mediamente più bassi) e che questa tendenza è peggiorata nel tempo. D’altro canto, si è verificato un aumento nelle immatricolazioni e nel numero di laureati per i corsi di laurea magistrali. Ciò sembra connesso all’introduzione di nuovi corsi e ad accordi speciali tra alcune università ed autorità/enti locali, piuttosto che all’aumentata efficacia delle carriere degli studenti. L’analisi è accompagnata da un esame dell’eterogeneità dei modelli che caratterizzano i corsi di laurea in Sociologia.
When Degrowth Is Negative. Trends in Enrolment and Graduation in Sociology Degree Courses in the Last Decade
This article uses administrative data from the Italian Ministry of Universities and Research to examine recent trends in enrolments and graduations in bachelor’s and master’s programmes in Sociology in Italy. The authors show that, between 2003/04 and 2011/12 at the bachelor level, there was a significant decrease in the total number of first year students, even more marked than the decline in further education in Italy overall. Looking at the composition of new entrants, it can be seen that Sociology attracts higher numbers of female students, fewer youngsters, and fewer excellent students (from lyceums and with high final marks in secondary school); characteristics that intensify over time. On the other hand, there was an increase in the number of bachelor’s degree graduates and enrolments in master’s level courses. This would appear to be more related to the introduction of new courses and special agreements between specific universities and local authorities rather than more effective academic careers. An analysis of the heterogeneous panorama of Sociology programmes complements this analysis.