AIS

2012/0

Editoriale (Editorial), di Alessandro Bruschi


Il primo numero di Sociologia Italiana – Ais Journal of Sociology segna l’avvio di un’iniziativa, promossa dall’attuale Consiglio direttivo dell’Associazione Italiana di Sociologia, che riprende e rilancia quella già intrapresa dal precedente direttivo, presieduto dal compianto Antonio De Lillo, allo scopo di dotare la nostra Associazione di una propria rivista, come molte altre società accademiche.

Il periodico che proponiamo non sarà un bollettino dell’Associazione, ma intende divenire una rivista di sicuro livello reputazionale, una delle vetrine della migliore produzione sociologica italiana, con alcune caratteristiche peculiari. Nel rispetto della sua natura associativa, la Rivista coprirà ogni settore disciplinare, garantendo la massima apertura alle molteplici sensibilità scientifiche presenti nell’Associazione, nell’ambito della teoria, del metodo e della ricerca. In particolare, con questa iniziativa puntiamo ad offrire un’opportunità ai giovani di talento, che rappresentano la parte più innovativa della nostra comunità, pubblicando i loro contributi accanto a quelli di colleghi ormai affermati.

Allo stesso tempo, obiettivo rilevante di questa pubblicazione sarà il monitoraggio dello stato della disciplina. Cercheremo di fare della Rivista un’arena ampia e priva di steccati, un luogo di confronto e di riflessione sulla sociologia italiana, di formazione della sua coscienza critica. Per darle un’identità più forte, particolare attenzione sarà data alla sua storia e alle sue radici, rivisitandone il percorso negli autori, riviste, istituzioni. Ma intendiamo altresì investire le problematiche che la sociologia sta incontrando in questo grave momento di crisi e che riguardano non solo i suoi assetti organizzativi e formativi universitari, ma anche la sua incerta immagine pubblica, la scarsa autorevolezza del suo pensiero, una carente presenza internazionale, una mancata efficacia professionale.

Vi è anche una crisi che possiamo chiamare di sapere scientifico, perché la sociologia, articolata nelle sue varie componenti, differenti per contenuti e per metodo, necessita di un paradigma maggiormente condiviso, capace di contenere correttamente in un rigoroso profilo scientifico tutte le sue peculiarità. Si rileva infatti uno scarso collegamento tra teoria e ricerca empirica, confusione tra impegno scientifico e politico, rappresentazione letteraria e scrittura scientifica, squilibri tra narrazione e spiegazione teorica.

Questi motivi di crisi pongono la Sociologia italiana di fronte a sfide cruciali per il suo futuro, che vanno affrontate con la consapevolezza di dover intraprendere un lungo e difficile percorso di riflessione e confronto, per lo sviluppo del quale la Rivista può diventare uno strumento fondamentale. Per ora, siamo entrati nella fase di rodaggio. I numeri d’esordio della Rivista rappresentano soltanto prime esperienze, atte a portare a regime il suo funzionamento, semi che germoglieranno con la collaborazione, ci auguriamo, di tutte le Sezioni dell’Associazione e dei suoi  membri.

Per collegare strettamente la Rivista alla sua Associazione, abbiamo ritenuto opportuno che il direttore ne sia il Presidente vigente, mentre la redazione sia composta dal suo Consiglio direttivo. Per le stesse ragioni, il Consiglio scientifico è formato dai Coordinatori e dai Segretari delle Sezioni, integrato dai Soci onorari e da studiosi di chiara fama a livello sia nazionale, sia internazionale.

In funzione di questi obiettivi, il formato editoriale della nostra pubblicazione sarà articolato in quattro parti:

1. una rubrica generalista (teoria e ricerca);

2. una tematica, prevalentemente orientata ai problemi peculiari della nostra comunità accademica (focus);

3. una che raccoglie interviste a membri autorevoli della nostra comunità scientifica, a livello nazionale e internazionale (l’intervista);

4. una di rassegna critica della produzione scientifica (rassegna critica).

A queste rubriche, che rappresentano la parte strutturale della pubblicazione, se ne potranno affiancare altre, in futuro, anche e soprattutto sulla base di segnalazioni e proposte che ci perverranno dai lettori.

Il rigoroso rispetto della qualità delle pubblicazioni sarà garantito da un loro primo esame da parte della redazione della rivista, seguito, qualora l’esito risulti positivo, da un duplice referaggio cieco. Le uniche eccezioni che si potranno avere in questa procedura riguardano le interviste ed i contributi che hanno già superato il vaglio della comunità scientifica – oltre che della redazione - essendo stati selezionati e successivamente proposti al dibattito in occasione di convegni e seminari.

Usciranno due numeri l’anno con cadenza semestrale, ma è prevista la possibilità di numeri unici sullo «stato dell’arte» da affidarsi prevalentemente alle Sezioni. La rivista verrà pubblicata in cartaceo e on line, con la possibilità di scaricare i singoli articoli e sarà sottoposta alla procedura richiesta per ottenere l’indicizzazione sui principali motori di ricerca.

Per facilitare la sua diffusione internazionale, la Rivista ospiterà articoli non soltanto in italiano, ma anche in lingua inglese o francese, come già si può constatare dal contenuto di questo primo numero. Sempre a tale scopo, la Rivista avrà una sezione dedicata agli abstract in  lingua inglese di tutti i contributi.

Invito tutti i membri dell’Associazione a partecipare attivamente a questa avventura, inviandoci suggerimenti e consigli, proposte di iniziative, articoli, che saranno sempre attentamente vagliati. Per facilitare le comunicazioni, abbiamo approntato un indirizzo specifico (rivista@ais-sociologia.it) presente nella sezione «Rivista» del nostro sito associativo.

Voglio infine ringraziare sentitamente Alessandro Cavalli, che si è reso disponibile ad essere il direttore legale della Rivista, tutta la redazione, ma in particolare Marita Rampazi, che si è generosamente impegnata nell’attuazione di questa iniziativa. Senza la sua opera intelligente, laboriosa ed efficace la Rivista non sarebbe nata.

  • Articolo
  • pp:7-9
  • DOI: 10.1485/AIS_0_2012/EDITORIALE
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