Gli studi relativi alle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender e altre diversità (LGBT+) sono un ambito di ricerca scarsamente esplorato in Italia e, al tempo stesso, un campo complesso da investigare per ragioni culturali, teoriche e metodologiche. A partire dall’esperienza Istat, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, relativa alla progettazione di una ricerca sulle discriminazioni lavorative nei confronti delle persone LGBT+, l’articolo intende proporre una riflessione sul rapporto tra studi LGBT+ e disegni di ricerca mixed methods evidenziando il contributo che può essere offerto da tale prospettiva metodologica per lo studio dei fenomeni discriminatori. L’articolo mostra come coniugare studi LGBT+ e mixed methods e un approccio intersezionale possa costituire un ulteriore passo in avanti in tale ambito di indagine realizzando tutte le potenzialità di un approccio gender-sensitive .
LGBT+ (Lesbian, Gay, Bisexual and Transgender) studies are a field of research which is yet to be fully explored in Italy, but which represents a complex area of investigation for cultural, theoretical and methodological reasons. This article is based on a research project regarding employment which focuses on discrimination against LGBT+ people and entrepreneurial diversity management policies implemented by the Italian National Institute of Statistics (ISTAT) in collaboration with the National Anti-Discrimination Office (UNAR). It discusses the relationship between LGBT+ studies and mixed method research design, highlighting the benefits of mixing methods. It describes how combining LGBT+ studies, mixed methods and an intersectional approach could be a further step towards realizing the full potential of a gender-sensitive approach.