Qui presentiamo la seconda fase di quel «processo unico in Italia di istituzionalizzazione della conoscenza sociologica», di «quella complessa operazione di preparazione, formazione e qualificazione didattica» quel processo nei suoi primi anni che resterà poi, anche nei momenti più difficili, l’impronta dominante della sociologia in Italia. Si presenta il consolidarsi di una facoltà che, in quanto tale, impartisce insegnamento, didattica, cioè trasmette conoscenza sociologica al più alto livello. E in tale trasmissione didattica è sottesa una opzione scientifica da parte dei responsabili accademici, o quanto meno un orientamento dato dalla tradizione della disciplina stessa. Dunque, procediamo innanzitutto con la prima delle regole scientifiche: la descrizione. Forse, mai tutto ciò è stato così vero – la topica prima ancora della critica – come per la storia della sociologia e dell’analisi sociologica, non esclusa la storia della facoltà trentina.
Consolidating a Scientific Institution: The Trento Faculty of Sociology and Its Logical-experimental Vocation
This essay deals with the second phase of the process of institutionalization of sociological knowledge in Italy: «that particular and complex process of educational organization and qualification», which characterized its first years and has continued to be the hallmark of Italian sociology, even in its most challenging times. The faculty as such provides teaching, conveying knowledge in its highest form. Didactic activity implies a scientific approach in terms of the methodology of the discipline. We can therefore proceed by applying the first rule of the scientific method: description. Probably, this has never been so true – topics before critics – as for the history of sociology and sociological analysis, so for the history of the faculty in Trento. (The essay on the first phase of this process was published in issue n. 3 of this Journal).