La crisi economica ha comportato l’emergere del fenomeno delle onward migration. Tale espressione designa, per esempio, la riattivazione migratoria di migranti di paesi terzi che, una volta acquisita la cittadinanza di un paese UE dell’Europa meridionale, intraprendono uno spostamento verso i paesi centro-settentrionali. Il presente contributo approfondisce l’onward migration degli italo-bangladesi a Londra, molti dei quali rappresentano tale trasferimento come una «via di fuga» dal lavoro operaio in Italia, un investimento sul futuro dei figli, un modo per far parte in una più ampia collettività bangladese. Tale esperienza, però, comporta anche aspetti contraddittori: l’impossibilità di un inserimento lavorativo stabile e ben retribuito, le ambivalenze del sistema dei benefit sulle loro traiettorie sociali, la compromissione della loro socialità.
The economic crisis contributed to the phenomenon of «onward migration». This is the case, for example, when migrants from non-EU countries who acquire EU citizenship in one EU country then move to another. This contribution focuses on the onward migration of Italian-Bangladeshis to London. Most of them move to London to es-cape socially limiting factory work in Italy, to invest in the future of their children and to join the largest Bangladeshi com-munity outside of their home country. But their experience has its darker sides: the inability to access more than casual, low-paid work, the side-effects of living on welfare benefits and the difficulty of making social contacts beyond their com-munity.