Esiste una profonda disuguaglianza di genere nelle discipline «dure» dovuta ai fenomeni della segregazione orizzontale nelle scelte formative e verticale nelle progressioni di carriera. Gli ultimi dati rivelano che, già dalla scelta dell’università, solo il 25% delle donne sceglie ingegneria e solo il 19% le ICT (OCSE 2017). Attraverso un’indagine sulle ricercatrici del CNR, si è esplorato il rapporto tra la costruzione identitaria del soggetto e la percezione della propria self-efficacy (Bandura 1977). Si è scelto di rivolgere l’indagine a ricercatrici CNR perché la questione di genere è insita nelle istituzioni, che non sono mai da considerarsi gender neutral, ma contribuiscono alla riproduzione della tradizionale struttura organizzativa sociale e quindi identitaria (Joan Acker 1992).
There is a deep-rooted gender inequality in hard sciences, due to both horizontal segregation (in terms of disciplines) and vertical segregation (i.e. career progression). Recent studies show that, starting from university, only 25% of women choose engineering and only 19% of them choose ICT (OCSE 2017). This paper presents a qualitative study of Italian female researchers working in CNR (Italy’s National Research Council), exploring the relationship between personal identity and self-efficacy (Bandura 1977). We focussed on female researchers working in CNR because such institutions are not gender neutral but, on the contrary, accentuate the traditional organisational structure of social roles (Acker, 1992).