Questo numero di Sociologia Italiana-Ais Journal of Sociology segna il passaggio della nostra rivista da una pubblicazione semestrale ad una quadrimestrale. È un importante investimento per contribuire attivamente al dibattito sociologico nazionale e internazionale. Siamo infatti convinti che la sociologia italiana, nelle sue molteplici declinazioni disciplinari, abbia molto da offrire per comprendere la società contemporanea, interpretando, e orientando le tendenze dei cambiamenti sociali in atto.
Per essere pienamente comprese, le molteplici sfide della società contemporanea (ambientali, geopolitiche, migratorie, educative ecc.) necessitano di una ritrovata riflessione sociologica, capace di ricomporre, in una visione unitaria, società, storie personali e cambiamenti storici.
In quanto rivista ufficiale dell’Associazione Italiana di Sociologia, Sociologia Italiana-Ais Journal of Sociology è uno spazio dove poter esercitare l’immaginazione sociologica, intesa come espressione di uno sforzo collettivo di investigazione e di interpretazione della realtà sociale. Essa ha lo scopo di dare risalto alla vivacità intellettuale delle sociologhe e dei sociologi, rispecchiando pienamente l’attività della comunità scientifica di cui è espressione.
La sezione Teoria e ricerca con cui si apre il fascicolo indaga l’elemento emotivo e talvolta incontrollabile dell’agire sociale, che gioca un ruolo cruciale anche nella nostra società avanzata, governata dalle logiche della razionalità strumentale, della tecnologia e dell’ingegneria culturale. L’intreccio tra biografie e grandi trasformazioni storiche e sociali si coglie nel saggio di Alessandro Pratesi, dal titolo Emozioni e Mutamento Sociale. Ripensare la rilevanza teorica delle emozioni alla luce di fenomeni sociali e politici emergenti. Il saggio mostra la rilevanza politica delle emozioni e come alcuni recenti eventi sociali e politici possano essere compresi pienamente solo grazie a una teoria sociologica delle emozioni. La studiosa Caroline Guibet Lafaye, ricercatrice senior presso il CNRS dell’Università di Tolosa-Jean Jaurès, nel suo saggio dal titolo Succès et limites de l’antiterrorisme espagnol: le cas d’ETA, mostra che la violenza politica, anche quando è clandestina, è situata in un processo dinamico tra attori sociali in conflitto. Più precisamente, l’autrice ipotizza che nel caso specifico dei Paesi Baschi, la repressione illegale da parte dello stato spagnolo ha inizialmente avuto un effetto di radicalizzazione del movimento autonomista. In una seconda fase, la repressione legale e giudiziaria specifica di un altro periodo storico, sociale e culturale, ha invece contribuito allo scioglimento dell’ETA (Euskadi Ta Askatasuna - letteralmente «paese basco e libertà»). Conclude la sezione Teoria e ricerca il saggio di Carlotta Mozzana e Fabio Gaspani dal titolo Gioco di ruoli. Osservazione partecipante e relazioni di campo nelle organizzazioni dei servizi, in cui la riflessione teorica si arricchisce di un originale contributo metodologico che mostra come i vincoli e le possibilità di fare ricerca dipendano dalla mutevolezza delle dinamiche (anche professionali) del campo osservato e dalla presenza dell’osservatore.
Il Focus, a cura di Fabio D’Andrea e Maria Grazia Galantino, dal titolo Multidimensional Risks in the XXI Century riprende il titolo di una conferenza organizzata dalla rete ISA/ESA sulla sociologia del rischio e dell'incertezza nel 2021. Differenti contributi internazionali mettono a tema la megalopoli, un nuovo ambiente umano che rivela l’intreccio complesso tra vecchi e nuovi rischi. Recenti eventi, come la pandemia Covid-19 e la guerra in Ucraina, richiedono categorie scientifiche inedite per comprendere i cambiamenti in corso. Il caso di studio delle megalopoli è perciò cruciale per avviare una riflessione quanto mai urgente e necessaria.
Conclude il fascicolo la bella intervista a Roberto Cipriani svolta da Silvia Cataldi. Uno dei maestri della sociologia italiana e della sociologia della religione, si racconta ripercorrendo le tappe fondamentali della sua formazione e della sua attività di ricerca. Nel solco della scuola romana di sociologia, Roberto Cipriani ha collaborato con importanti studiosi di tutto il mondo e ha assunto prestigiosi incarichi istituzionali a livello internazionale, come ad esempio, la direzione della International Sociology Review, rivista scientifica dell’International Sociological Association.
Concludiamo questo breve editoriale con un invito e un ringraziamento. L’invito è rivolto a tutte le socie e ai soci di AIS che desiderano contribuire con le loro ricerche teoriche ed empiriche alla crescita della rivista, che è nata per essere uno spazio aperto. Il ringraziamento va alle colleghe e ai colleghi nazionali e internazionali che hanno reso possibile la realizzazione di questo fascicolo. Infine, un grazie anticipato a chi vorrà partecipare nel prossimo futuro per animare il dibattito scientifico promosso dalla nostra rivista Sociologia Italiana-Ais Journal of Sociology.
Stefano Tomelleri
Presidente AIS