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Il testo si divide in due parti. Nella prima, è presentata la narrazione autobiografica della decennale esperienza di ricerca sociologica svolta dall’autore riservando particolare attenzione ai condizionamenti e alle ricadute che la precarietà economica determina tanto sugli aspetti della vita individuale e sociale, quanto sulla stessa possibilità di poter fare ricerca. Nella seconda parte, il ...
La prima parte dell’intervento nasce dal dialogo fra i due autori, diversi per età, percorso professionale, scelte di pianificazione familiare, prospettive di mobilità e si condensa nella narrazione esemplare di un idealtipico lavoratore della conoscenza. La narrazione riflette sulla necessità di pensare la propria condizione lavorativa ed esistenziale superando, al contempo, le singole prospettive ...
Riflettere oggi sulla propria condizione di precario e precaria dell’università significa per me ragionare criticamente sulla mia condizione personale e sulle strutture sociali e le dinamiche di potere che hanno contribuito a plasmarla, confrontandomi costantemente con colleghi e colleghe in una situazione simile alla mia e anche con molte persone che appartengono al mondo esterno all’accademia. ...
Il presente contributo sviluppa una riflessione intorno al binomio resistenze/esistenze precarie nel lavoro della conoscenza, a partire dall’esperienza di un gruppo di assegniste coinvolte in un progetto di ricerca focalizzato su genere e precarietà in accademia. L’articolo affronta aspetti epistemologici e metodologici legati al posizionamento delle autrici, esse stesse parte del proprio «oggetto ...
Il saggio, presentato al convegno di Parma il 24 gennaio 2015 cui questa sezione è dedicata, propone una riflessione su come le condizioni di instabilità lavorativa nel campo della ricerca scientifica si ripercuotano sull’attività dei lavoratori intellettuali. Infatti, a fronte di politiche – nazionali ma anche europee – che non riconoscono il giusto peso alle condizioni di lavoro nelle università, ...
Il presente saggio ha l’obiettivo di cogliere la complessa interazione tra strutture del lavoro e soggettività dei lavoratori, a partire dal punto di vista dei precari universitari. Per raggiungere tale obiettivo, si è scelto di esplorare questa particolare forma di precariato cognitivo attraverso una sorta di «auto-analisi» svolta all’interno di una rete di ricercatori precari: a ciascuno ...
L’articolo analizza i laureati triennali in Sociologia negli anni a cavallo della crisi economica. Si mostrano le difficoltà nel trovare un impiego e il peggioramento per le ultime coorti. Si osserva la diffusione massiccia di posizioni contrattuali instabili e si mostra inoltre che spesso, anche in presenza di un impiego, i laureati continuano a cercare un nuovo lavoro. Trova conferma l’usuale ...
L’articolo analizza e compara la condizione occupazionale dei laureati di primo livello della Sapienza Università di Roma nei corsi di studio in Sociologia e in Scienze della Comunicazione. Si tratta di quattro corsi di laurea che, pur avendo una comune matrice sociologica, prevedono difformi profili formativi e professionali. Lo studio si concentra prevalentemente su quei laureati triennali che ...
Lo smart working è una pratica organizzativa che ambisce a eliminare vincoli e confini spazio-temporali predeterminati tra sfera lavorativa e sfera non lavorativa. Al di là della polarizzazione tra «entusiasti» e «critici» degli effetti dello smart working , la letteratura organizzativa è attraversata anche da modi diversi di intendere il concetto di destrutturazione temporale e in generale ...

Articolo rivista - AIS - 2019/13

Ambrosini Maurizio, De Luca Deborah

A case of inequality in the labour market: the situation of EU and non-EU migrants


Recent studies have shown that the economic crisis of 2008 has heavily affected migrants, thus exacerbating a disadvantage already present in many countries and further weakening the position of migrants in the labour market. This paper focuses on two distinct groups of migrants: EU citizens and those from third, «non-EU» countries. In our opinion, the legal status of «European» should provide ...