AIS

2016/8

«Tutta mia la Città». Il sociologo e la scienza urbana (City living: the sociologist and urban science), di P. De Nardis and L. Alteri


Affascinante e temibile, da prima della modernità la Città si staglia all’orizzonte del vivere collettivo, fino a diventarne, ai giorni nostri, l’ambiente sociale di riferimento. Medievale, moderna, fordista o post-fordista che fosse, la Città ha sempre ispirato l’analisi sociologica. Come studiare il fenomeno urbano, oggi che la Città «esplode» alla pari della modernità a cui fa riferimento, oggi che viviamo in contesti sempre più simili a Leonia, la Città immaginata da Italo Calvino, lì dove la vera passione non consisteva nel «godere delle cose nuove e diverse», piuttosto nell’espellere, nell’allontanare da sé, nel «mondarsi d’una ricorrente impurità»? Il saggio offre uno sguardo d’insieme e termina proponendo una costruzione idealtipica che possa reggere il confronto con le sfide di una nuova scienza urbana.

City living: the sociologist and urban science

Fascinating but formidable, the city has been the horizon of our collective existence since before the modern era, and now represents the definitive social context. Be they medieval, modern, Fordist or post-Fordist, cities have always inspired sociological analysis. So how best to study the urban phenomenon, now that cities are booming, hand in hand with the modern age they belong to, and now that we find ourselves living in settings that increasingly resemble Leonia, the city imagined by Italo Calvino, where the real passion was not for «enjoying new and different things», but rather expelling or distancing things, in order to be «cleansed of recurring impurities»? The paper provides an overview and ends by proposing an ideal-typical construction suited to the challenges contemporary urban science is facing.

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