AIS

2015/6

Il lavoro universitario e l’arte di andare in bicicletta. Prolegomena shandiani a una ricerca sulla vita e sul lavoro nell’Università italiana (University careers and the art of riding a bike. A Shandian introduction to a study of life and work in Italian universities), di Marialuisa Stazio


Questo contributo vuole essere un invito alla comunità scientifica a collaborare all’analisi del lavoro universitario, come particolare categoria del lavoro intellettuale e creativo. I lavoratori dell’Università stanno complessivamente affrontando un imponente processo di rinnovamento del sistema di organizzazione sociale e produttiva della conoscenza. Nell’Italia contemporanea essi si misurano non solo con i nuovi compiti dell’alta formazione nell’epoca del capitalismo connessionista ma anche, e forse soprattutto, con un Paese dal tessuto economico e culturale inadeguato a mettere a frutto il valore che proviene dalle istituzioni formative e di ricerca. In più, vivono e lavorano in un’istituzione sottoposta a un’ondata riformatrice che dura ormai da oltre quindici anni, in un sistema minacciato dal progressivo definanziamento e dal blocco pressoché totale del reclutamento, oppresso da una pesante ipertrofia burocratica, turbato da nuove pratiche di valutazione e di accreditamento.

University careers and the art of riding a bike. A Shandian introduction to a study of life and work in Italian universities

This paper sets out to be a call to the scientific community to work together on a cooperative analysis focussed on university work as a specific variety of intellectual and creative work. The system of knowledge production and transmission is now being reframed and reworked, with inevitable consequences for university workers. In addition to this while they are getting to grips with the new tasks of higher education in the era of «networked capitalism», university workers in Italy also have to deal with specific Italian issues: an economy incapable of capitalising on the various (human and scientific) outputs of educational and research institutions. Meanwhile, they live and work in universities undergoing a 15 year process of reform, undermined by an almost total recruitment freeze and sweeping funding cuts. They are also burdened by excessive bureaucracy and new accountability criteria.

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